contaminazione del cibo con le loro spoglie. Inoltre, un altro importante problema associato alla contaminazione degli alimenti da parte degli artropodi è legato alla presenza di allergeni: il consumo di frammenti di insetti o acari può provocare reazioni allergiche in individui altamente sensibili. Alcuni insetti (es. blatte, mosche, formiche) possono essere vettori di microrganismi patogeni ed è anche per questo motivo che gli artropodi sono una delle principali preoccupazioni per l'industria alimentare.Questi infestanti entrano negli edifici dove, oltre ad un riparo, possono trovare un’ampia disponibilità di substrati: tanto più sono presenti sfridi di lavorazione, polveri alimentari, scarti di produzione, ecc., tanto più facilmente troveranno di che cibarsi e proliferare. Le operazioni di sanificazione di un impianto sono un punto talmente importante nella gestione della filiera produttiva che dovrebbero essere svolte sotto la supervisione di una o più persone competenti, a cui venga assegnata la responsabilità di questa funzione. Devono infatti essere prese tutte le precauzioni per garantire che l'intero processo, dalle materie prime al prodotto finito, eviti la contaminazione dell’alimento con materiali chimici, con microrganismi o corpi estranei. Gli insetti sono sicuramente tra gli infestanti che vengono favoriti dalla scarsa pulizia dell’ambiente. La pulizia regolare aiuta infatti a eliminare potenziali fonti di cibo, rimuovere i nascondigli e interrompere i cicli di riproduzione e sviluppo degli infestanti delle derrate. Al contrario, se le pulizie non vengono effettuate in modo meticoloso, detriti e polveri possono accumularsi al di sotto di macchinari e impianti ed essere facilmente colonizzabili da parte di insetti. Semplici azioni come spazzare i pavimenti, passare l'aspirapolvere nelle fessure e svuotare e igienizzare regolarmente i bidoni possono ridurre notevolmente il rischio di infestazioni.
svuotato e pulito a sua volta con regolarità per evitare che si trasformi esso stesso in un focolaio di infestazione. È infatti capitato che macchine aspirapolveri non svuotate e lasciate in un angolo siano state colonizzate da insetti, divenendo vere e proprie bombe biologiche. Vi è poi il problema della pulizia delle parti più inaccessibili, come le parti alte o l’interno dei macchinari. Queste operazioni richiedono o il fermo di produzione o interventi di pulizia straordinaria con personale specializzato. Generalmente questa tipologia di interventi è quella più problematica perché viene effettuata con una frequenza inferiore rispetto alle pulizie ordinarie, che può addirittura essere alla fine della stagione produttiva o una volta l’anno. Anche questi accumuli, in posizioni poco accessibili, possono essere colonizzati da parte di insetti, come verificato in un lavoro pubblicato da Locatelli et al. (2011). In questo studio sono state raccolte le polveri a due altezze diverse, 15 e 7,5 metri, nel locale silos di un pastificio e, una volta portate in laboratorio, sono state infestate con uova di alcuni insetti delle derrate. I risultati hanno evidenziato che queste polveri hanno consentito lo sviluppo del tribolio della farina, Tribolium castaneum, che in effetti era un infestante di quell’ambiente, difficilmente debellabile. Altri punti critici in un impianto sono rappresentati dall'interno dei macchinari o dai tunnel di aspirazione dell’aria. I primi sono poco o difficilmente accessibili - e quindi pulibili – a meno di un fermo produttivo che consenta un parziale smontaggio degli stessi; nei secondi insieme all’aria vengono aspirate le polveri alimentari, che si depositano sul fondo del tubo e in corrispondenza delle curve, che possono diventare un focolaio di moltiplicazione degli insetti. È bene quindi non trascurare questi luoghi quando si programma e definisce un piano di intervento per la pulizia degli ambienti. Una pulizia accurata aiuta anche a monitorare eventuali segni di attività degli infestanti. Quando le superfici sono pulite, diventa più facile individuare insetti, residui di mute, escrementi o qualsiasi altro segno rivelatore di infestazione. Il rilevamento tempestivo è fondamentale per un rapido intervento e contenimento dell’infestazione, prima che il problema si diffonda e aggravi. Inoltre, enfatizzando le pratiche di pulizia e igiene, possiamo ridurre la dipendenza dai trattamenti chimici nell’ottica di un approccio integrato che consente una strategia di gestione dei parassiti più sostenibile ed ecologica. La pulizia migliora quindi anche il monitoraggio e l’efficacia delle azioni correttive.Sara Savoldelli, Docente di Entomologia presso l’Università degli Studi di Milano