 
                         obiettivi del progetto rispecchiano in pieno quella che è la nostra mission e si inseriscono nelle attività quotidiane del pest manager che vede, nel settore alimentare un asset importante del proprio operato”. Fatto cento il totale degli interventi di disinfestazione nel settore agroalimentare, il 30% viene svolto dagli operatori nel canale food service, un altro 30% in quello della grande distribuzione e la restante parte riguarda il public procurement (mense, ad esempio, disinfestazione del verde pubblico o delle città) o, ancora, le richieste fatte dai privati, come ad esempio i consorzi o singoli cittadini.“Purtroppo, non esistendo una normativa nazionale dedicata alla formazione e all’attività del pest manager - precisa Bendetti - sono molte le imprese che si improvvisano tali senza aver il giusto background di conoscenze. Una situazione sconcertante se si considerano i tipi di prodotti che usiamo, fra i quali anche biocidi, per eliminare gli infestanti. Tra le conseguenze più nefaste legate ad una mancata programmazione degli interventi, ad esempio, c’è il cosiddetto effetto ‘combo’ ossia la compresenza di più veleni applicati da interventi diversi e non coordinati che possono agire in maniera pesantemente negativa sull’areale interessato. Ad esempio, causando moria di api o di altri insetti o animali utili o, peggio ancora, rendendo l’ambiente disinfestato, sì, ma insalubre”.Per ottenere il biglietto per Pestmed 2024: https://www.pestmed.it/
 obiettivi del progetto rispecchiano in pieno quella che è la nostra mission e si inseriscono nelle attività quotidiane del pest manager che vede, nel settore alimentare un asset importante del proprio operato”. Fatto cento il totale degli interventi di disinfestazione nel settore agroalimentare, il 30% viene svolto dagli operatori nel canale food service, un altro 30% in quello della grande distribuzione e la restante parte riguarda il public procurement (mense, ad esempio, disinfestazione del verde pubblico o delle città) o, ancora, le richieste fatte dai privati, come ad esempio i consorzi o singoli cittadini.“Purtroppo, non esistendo una normativa nazionale dedicata alla formazione e all’attività del pest manager - precisa Bendetti - sono molte le imprese che si improvvisano tali senza aver il giusto background di conoscenze. Una situazione sconcertante se si considerano i tipi di prodotti che usiamo, fra i quali anche biocidi, per eliminare gli infestanti. Tra le conseguenze più nefaste legate ad una mancata programmazione degli interventi, ad esempio, c’è il cosiddetto effetto ‘combo’ ossia la compresenza di più veleni applicati da interventi diversi e non coordinati che possono agire in maniera pesantemente negativa sull’areale interessato. Ad esempio, causando moria di api o di altri insetti o animali utili o, peggio ancora, rendendo l’ambiente disinfestato, sì, ma insalubre”.Per ottenere il biglietto per Pestmed 2024: https://www.pestmed.it/ 
                                    