 
                         numerosi iscritti in rappresentanza di produttori e distributori, oltre ad alcuni giornalisti della stampa di settore. Come gli anni scorsi, durante l’estate la nota società di studi e ricerche di mercato ha puntato i riflettori e messo sotto esame l’intero comparto, analizzando sia il settore dei produttori che quello dei rivenditori. In apertura dell’incontro Verrienti ha sottolineato l’importanza del rispetto dei tempi, da parte delle aziende interpellate, proprio allo scopo di poter fornire, in prospettiva, sempre più tempestivamente - possibilmente all’inizio dell’anno - i dati emersi dalla ricerca a tutti gli associati. Il direttore ha inoltre annunciato la novità introdotta quest’anno, ovvero lo studio del trend dell’anno in corso, con la presentazione dei risultati del primo semestre del 2023, mettendo in risalto il valore delle attività che AFIDAMP mette a disposizione, tramite il lavoro dei Comitati, per affrontare le difficoltà e cogliere al meglio le opportunità del momento. A Pasquini e Galli è toccato il compito di illustrare brevemente i criteri adottati per l’indagine qualitativa, andando anche al nocciolo di quella quantitativa, evidenziando luci ed ombre di quanto messo in luce dall’importante e accurata inchiesta. Pasquini ha sottolineato, con grande soddisfazione, come complessivamente nel 2022, all’interno del mercato del settore cleaning che ha toccato i 3,9 miliardi di euro, gli associati AFIDAMP abbiano rappresentato oltre 2 miliardi di euro di fatturato, facendo registrare una crescita soddisfacente. “Il 2022 - ha precisato - è stato un anno particolare, nel quale sono cadute le restrizioni connesse alla pandemia da SARS CoV 2, ma nel quale sono emerse problematiche importanti e penalizzanti, come l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia e la guerra tra Ucraina e Russia. L’incremento dei prezzi ha scatenato la dinamica inflattiva che stiamo ancora vivendo, ha comportato l’aumento dei prezzi, a fronte della restrizione dei volumi: tutto ciò ha determinato come risultato un anno record sotto il profilo dei fatturati”. Galli, dal canto suo, ha esordito rimarcando come il profilo delineato da Pasquini per i fabbricanti, sia valido anche per i distributori. Contestualizzando la ricerca, ha poi voluto evidenziare come il mondo dell’economia e l’intero settore del professional cleaning stiano vivendo un momento di grandi cambiamenti frutto non solo della pandemia e di un conflitto in atto in un Paese a noi vicino, ma soprattutto di una situazione oggettiva in cui complessità e incertezza si scontrano con la necessità di affrontare al meglio i problemi della quotidianità. Per questa ragione, ha detto, il lavoro d’indagine che da almeno una decina d’anni AFIDAMP mette a disposizione dei propri associati, assume un valore particolare e di grande portata, rappresentando una sicura bussola di riferimento per il distributore chiamato ad affrontare sempre nuove sfide. Galli ha sottolineato l’utilità di dati legati al numero di addetti delle aziende, alla loro strutturazione, ai canali di comunicazione adottati, evidenziando non solo i punti di forza e le criticità del settore, ma anche le possibili leve dello sviluppo. “Quest’anno - ha concluso - è stato realizzato un focus post pandemia dedicato a comprendere le reazioni del mondo della distribuzione in relazione al contesto ‘buca’, carico di dubbi, preoccupazioni e timori in cui vive il nostro comparto. In particolare la reazione all'instabilità dettata dai costi delle materie prime, dell’energia e dall’inflazione per comprendere se i costi siano stati assorbiti dalla distribuzione oppure riversati sul mercato”.
 numerosi iscritti in rappresentanza di produttori e distributori, oltre ad alcuni giornalisti della stampa di settore. Come gli anni scorsi, durante l’estate la nota società di studi e ricerche di mercato ha puntato i riflettori e messo sotto esame l’intero comparto, analizzando sia il settore dei produttori che quello dei rivenditori. In apertura dell’incontro Verrienti ha sottolineato l’importanza del rispetto dei tempi, da parte delle aziende interpellate, proprio allo scopo di poter fornire, in prospettiva, sempre più tempestivamente - possibilmente all’inizio dell’anno - i dati emersi dalla ricerca a tutti gli associati. Il direttore ha inoltre annunciato la novità introdotta quest’anno, ovvero lo studio del trend dell’anno in corso, con la presentazione dei risultati del primo semestre del 2023, mettendo in risalto il valore delle attività che AFIDAMP mette a disposizione, tramite il lavoro dei Comitati, per affrontare le difficoltà e cogliere al meglio le opportunità del momento. A Pasquini e Galli è toccato il compito di illustrare brevemente i criteri adottati per l’indagine qualitativa, andando anche al nocciolo di quella quantitativa, evidenziando luci ed ombre di quanto messo in luce dall’importante e accurata inchiesta. Pasquini ha sottolineato, con grande soddisfazione, come complessivamente nel 2022, all’interno del mercato del settore cleaning che ha toccato i 3,9 miliardi di euro, gli associati AFIDAMP abbiano rappresentato oltre 2 miliardi di euro di fatturato, facendo registrare una crescita soddisfacente. “Il 2022 - ha precisato - è stato un anno particolare, nel quale sono cadute le restrizioni connesse alla pandemia da SARS CoV 2, ma nel quale sono emerse problematiche importanti e penalizzanti, come l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia e la guerra tra Ucraina e Russia. L’incremento dei prezzi ha scatenato la dinamica inflattiva che stiamo ancora vivendo, ha comportato l’aumento dei prezzi, a fronte della restrizione dei volumi: tutto ciò ha determinato come risultato un anno record sotto il profilo dei fatturati”. Galli, dal canto suo, ha esordito rimarcando come il profilo delineato da Pasquini per i fabbricanti, sia valido anche per i distributori. Contestualizzando la ricerca, ha poi voluto evidenziare come il mondo dell’economia e l’intero settore del professional cleaning stiano vivendo un momento di grandi cambiamenti frutto non solo della pandemia e di un conflitto in atto in un Paese a noi vicino, ma soprattutto di una situazione oggettiva in cui complessità e incertezza si scontrano con la necessità di affrontare al meglio i problemi della quotidianità. Per questa ragione, ha detto, il lavoro d’indagine che da almeno una decina d’anni AFIDAMP mette a disposizione dei propri associati, assume un valore particolare e di grande portata, rappresentando una sicura bussola di riferimento per il distributore chiamato ad affrontare sempre nuove sfide. Galli ha sottolineato l’utilità di dati legati al numero di addetti delle aziende, alla loro strutturazione, ai canali di comunicazione adottati, evidenziando non solo i punti di forza e le criticità del settore, ma anche le possibili leve dello sviluppo. “Quest’anno - ha concluso - è stato realizzato un focus post pandemia dedicato a comprendere le reazioni del mondo della distribuzione in relazione al contesto ‘buca’, carico di dubbi, preoccupazioni e timori in cui vive il nostro comparto. In particolare la reazione all'instabilità dettata dai costi delle materie prime, dell’energia e dall’inflazione per comprendere se i costi siano stati assorbiti dalla distribuzione oppure riversati sul mercato”.Maurizio Pedrini
 
                                    