 
                         scelta di questa prestigiosa azienda sono stati senz’altro la propensione all'innovazione e la sua dimensione internazionale. Il lavoro in cantiere”, prosegue Bertaia, “è stato svolto  seguendo il cronoprogramma definito per il progetto e identificando interfacce operative per la gestione ed esecuzione dei task”.   Quali criticità erano presenti prima dell'avvio della partnership e come sono state affrontate e risolte? “In primis”, risponde Bertaia,  “la conoscenza dettagliata delle esigenze dei clienti: Dussmann si è posto come operatore del servizio di nuova mobilità, definendo gli use case di progetto e le proposte commerciali”.  Sono molteplici i risvolti positivi di questa esperienza di partnership, tuttora in itinere, maggiormente apprezzati dall’interlocutore di Dussmann. “Abbiamo valutato assai positivamente”, evidenzia Bertaia, “il rapporto con Dussmann, in particolare l'approccio da partner del progetto anziché da cliente, condizione necessaria per l'implementazione di una nuova mobilità che ancora non esiste al mondo. Il progetto cofinanziato è ancora in corso, ma la collaborazione ha già dato esiti assai positivi, considerando che ha portato alla presentazione di offerte per il servizio commerciale”. La pandemia da SARS Cov 2 ha certamente frenato il corso della sperimentazione che però, negli ultimi mesi, ha ripreso energia e vigore. “Essendo il servizio in fase di sviluppo”, commenta Bertaia, “il Covid 19  ha portato da una parte a rallentare le attività di progetto, evidenziando  dall'altra  la necessità del servizio innovativo a supporto del personale delle strutture servite da Dussmann, ma ora il cammino appare segnato e guardiamo con fiducia agli sviluppi futuri. A partire dal servizio sperimentale innovativo”, conclude Bertaia, “andremo senz’altro a sviluppare la fase commerciale in segmenti differenti, principalmente (servizi socio-assistenziali, sanità, musei, aeroporti) in ambito sia nazionale che internazionale”.
 scelta di questa prestigiosa azienda sono stati senz’altro la propensione all'innovazione e la sua dimensione internazionale. Il lavoro in cantiere”, prosegue Bertaia, “è stato svolto  seguendo il cronoprogramma definito per il progetto e identificando interfacce operative per la gestione ed esecuzione dei task”.   Quali criticità erano presenti prima dell'avvio della partnership e come sono state affrontate e risolte? “In primis”, risponde Bertaia,  “la conoscenza dettagliata delle esigenze dei clienti: Dussmann si è posto come operatore del servizio di nuova mobilità, definendo gli use case di progetto e le proposte commerciali”.  Sono molteplici i risvolti positivi di questa esperienza di partnership, tuttora in itinere, maggiormente apprezzati dall’interlocutore di Dussmann. “Abbiamo valutato assai positivamente”, evidenzia Bertaia, “il rapporto con Dussmann, in particolare l'approccio da partner del progetto anziché da cliente, condizione necessaria per l'implementazione di una nuova mobilità che ancora non esiste al mondo. Il progetto cofinanziato è ancora in corso, ma la collaborazione ha già dato esiti assai positivi, considerando che ha portato alla presentazione di offerte per il servizio commerciale”. La pandemia da SARS Cov 2 ha certamente frenato il corso della sperimentazione che però, negli ultimi mesi, ha ripreso energia e vigore. “Essendo il servizio in fase di sviluppo”, commenta Bertaia, “il Covid 19  ha portato da una parte a rallentare le attività di progetto, evidenziando  dall'altra  la necessità del servizio innovativo a supporto del personale delle strutture servite da Dussmann, ma ora il cammino appare segnato e guardiamo con fiducia agli sviluppi futuri. A partire dal servizio sperimentale innovativo”, conclude Bertaia, “andremo senz’altro a sviluppare la fase commerciale in segmenti differenti, principalmente (servizi socio-assistenziali, sanità, musei, aeroporti) in ambito sia nazionale che internazionale”.  Maurizio Pedrini
 
                                    