che prevedono una pulizia effettuata secondo dei criteri rigidi e con procedure speciali, come l'uso di dispositivi di protezione individuale e la gestione dei rifiuti solidi potenzialmente infetti. Qualora venissero individuati casi di persone infette all’interno della struttura, o persone infette che si trovano all'esterno ma sono state nella struttura nei giorni precedenti, è necessario esistano delle procedure già fissate, come parte del piano di emergenza per il Covid-19 in ambito turistico.In caso di aree esposte al virus, è importante che qualsiasi superficie contaminata da secrezioni respiratorie o altri fluidi corporei provenienti da persone infette sia disinfettata con una soluzione di ipoclorito di sodio allo 0,1%. In caso si utilizzi il diossido di cloro come disinfettante, le superfici devono essere risciacquate con acqua pulita non prima di 10 minuti di esposizione. Quando non è possibile usare la candeggina, si può usare l'alcol al 70% di concentrazione. Il personale deve essere in grado di utilizzare la candeggina nel modo corretto, e potrebbe necessitare una formazione aggiuntiva per la preparazione, l'uso e la conservazione dei prodotti disinfettanti. Gli addetti alla pulizia devono inoltre essere formati sul corretto uso delle protezioni, sull'igiene delle mani subito dopo aver tolto le protezioni, e dopo che il lavoro di pulizia e sanificazione è stato completato. Gli stessi addetti sono tenuti ad informare la direzione o la reception in caso di qualsiasi informazione riguardo alla presenza di soggetti malati o con sintomi che soggiornano in una determinata camera.Ovunque possibile, si consiglia di effettuare le pulizie con materiali usa e getta, evitando tessuti e materiali assorbenti, e i materiali non porosi usati durante la pulizia andrebbero disinfettati una soluzione di ipoclorito di sodio allo 0,5%, prima di passare ad un'altra camera. Lenzuola, vestiti e altri tessuti devono essere messi in sacchi per la lavanderia specifici e marchiati, in modo che possano essere
maneggiati con cura, evitando di sollevare polvere. Gli articoli usa e getta, come guanti, maschere e asciugamani, devono essere messi in contenitori chiusi e smaltiti secondo il piano d'azione che è stato disposto dall'hotel, e secondo le normative vigenti in base ai materiali e alla loro pericolosità. Ogni giorno è necessario effettuare l’arieggiamento delle stanze.Identificazione dei contattiL’OMS definisce un contatto come una persona esposta durante il periodo che va da 2 giorni prima a 14 giorni dopo la comparsa di sintomi da un caso probabile o accertato, nel caso abbia avuto un contatto faccia a faccia con un caso probabile o accertato entro un metro e per più di 15 minuti, un contatto fisico diretto oppure abbia prestato assistenza ad un paziente infetto, probabile o accertato, senza l'utilizzo di protezioni appropriate. Nel caso di un hotel o di un'attività turistico-ricettiva, un contatto deve essere considerato a rischio se è una persona che accompagna o assiste l’ospite, o se è un membro dello staff che è stato a contatto diretto con la persona malata, con gli ambienti frequentati da questa o con oggetti e altri articoli usati. Se il numero dei casi fa sospettare un'esposizione generalizzata della struttura, bisogna chiedere una valutazione da parte delle autorità locali, in modo da intraprendere le misure necessarie per svolgere le attività in sicurezza. Gli ospiti e membri dello staff che non rientrano in queste definizioni mantengono un profilo di basso rischio, ma devono essere informati sul caso specifico e sulle misure preventive e di controllo. Agli ospiti sarà richiesto di monitorare eventuali sintomi sospetti per 14 giorni dalla partenza da strutture in cui ci sono stati casi probabili o accertati, e di rivolgersi alle autorità sanitarie in caso di sintomi indicativi di Covid-19.