 
                         conseguenza i rischi per i lavoratori, va considerato che tali mezzi, oltre a trasportare persone e materiali, sono attrezzature di lavoro. Infatti l’attività lavorativa non è svolta solo alla guida del veicolo ma anche interfacciandosi con le attrezzature, come i sistemi di sollevamento, il compattatore, il sistema meccanizzato di spazzamento, dei quali il mezzo di trasporto è equipaggiato. L’ambiente di lavoro è quindi, in questo ambito, costituito da un luogo di proprietà di terzi (Comuni, condomini) dove operano attrezzature di lavoro interagenti con i lavoratori su strada e, potenzialmente, con gli utenti, ossia i cittadini. Essendo l’attività effettuata in strada, l’ambiente di lavoro è quindi notevolmente diversificato e può cambiare, anche nell’arco della stessa giornata, nelle sue caratteristiche principali, nonostante gli operatori svolgano le stesse mansioni. Rischi per la sicurezzaSia le attività manuali che quelle meccanizzate sono svolte in aree che non rispondono al significato di luogo di lavoro così come è comunemente inteso, o come è definito dalla legislazione. Gli infortuni più frequenti in un ambiente outdoor come quello di cui stiamo trattando sono incidenti stradali, collisioni tra mezzi e investimenti di persone, cadute, tagli, abrasioni dovuti a contatto con oggetti taglienti, caduta dall’alto di contenitori dei rifiuti. Le collisioni tra mezzi accadono quando il mezzo è in movimento e non sono state predisposte e/o applicate procedure per l’esecuzione di manovre per le quali occorre l’ausilio di operatori a terra, o gli strumenti in dotazione dei mezzi (illuminazione e impianto frenante) non sono adatti o sufficientemente manutenuti. Ulteriori fattori di rischio sono rappresentati da comportamenti errati di autisti e utenti, lacune formative, mancato uso di dispositividi protezione. Causati da fattori analoghi sono gli investimenti, provocati dal mezzo di raccolta oppure dal traffico veicolare. Nel caso dei lavoratori che operano a supporto della raccolta a caricamento posteriore, il rischio di investimenti è in gran parte legato al rischio di cadute dai mezzi: mantenere l’equilibrio dipende dal comportamento degli operatori, ma anche da dispositivi come maniglie e impugnature presenti sul veicolo. Sono frequenti scivolamenti e inciampi nella salita e discesa dai mezzi o durante la movimentazione e lo svuotamento dei contenitori; in questo caso, i fattori di rischio sono legati alle condizioni delle superfici stradali per grado di pulizia e manutenzione, alla presenza di ghiaccio o neve, o al livello di illuminazione. Le cadute di oggetti dall’alto possono avvenire durante il caricamento posteriore dei cassonetti, se il compattatore o il cassone sono troppo pieni, chiusi male oppure malfunzionanti, durante lo svuotamento di contenitori; il contatto accidentale con oggetti taglienti può verificarsi durante la manipolazione di rifiuti per la presenza di frammenti di vetro o metallo. Oltre al trauma, il contatto con oggetti taglienti può causare infezioni e malattie dovute alla potenziale contaminazione degli stessi con agenti biologici. La quantità di materiale nel contenitore, i conferimenti errati e il non corretto uso di DPI aumenta la probabilità del rischio. Esistono anche tipologie di infortunio connesse con il rischio meccanico da uso delle attrezzature, delle macchine e dei dispositivi: essi sono ad esempio l’impigliamento e lo schiacciamento, soprattutto durante il sollevamento meccanico dei contenitori e lo scarico. Questi infortuni possono essere dovuti al cattivo orientamento di specchi e telecamere, dall’errato sganciamento e carico di cassonetti, dall'utilizzo di abbigliamento e di accessori non idonei o dall’azionamento accidentale dei comandi. La mancanza di personale adeguatamente formato e addestrato e non debitamente informato sui percorsi dei mezzi e le caratteristiche degli stessi, e lacune come la scarsa manutenzione del parco macchine, conducono, in tutte le attività non manuali, ad un cattivo funzionamento e ad impieghi errati delle attrezzature e delle macchine operatrici.Prevenzione dei rischiPer impedire il verificarsi di eventi dannosi, un passaggio obbligato è la conoscenza dei luoghi di lavoro, delle operazioni svolte e dei pericoli insiti in macchine, impianti e attrezzature. Una corretta scelta degli strumenti e la progettazione del lavoro, oltre all’adozione di Dispositivi di Protezione Individuale ben mantenuti e controllati, può contribuire alla protezione del singolo lavoratore da patologie e infortuni.
conseguenza i rischi per i lavoratori, va considerato che tali mezzi, oltre a trasportare persone e materiali, sono attrezzature di lavoro. Infatti l’attività lavorativa non è svolta solo alla guida del veicolo ma anche interfacciandosi con le attrezzature, come i sistemi di sollevamento, il compattatore, il sistema meccanizzato di spazzamento, dei quali il mezzo di trasporto è equipaggiato. L’ambiente di lavoro è quindi, in questo ambito, costituito da un luogo di proprietà di terzi (Comuni, condomini) dove operano attrezzature di lavoro interagenti con i lavoratori su strada e, potenzialmente, con gli utenti, ossia i cittadini. Essendo l’attività effettuata in strada, l’ambiente di lavoro è quindi notevolmente diversificato e può cambiare, anche nell’arco della stessa giornata, nelle sue caratteristiche principali, nonostante gli operatori svolgano le stesse mansioni. Rischi per la sicurezzaSia le attività manuali che quelle meccanizzate sono svolte in aree che non rispondono al significato di luogo di lavoro così come è comunemente inteso, o come è definito dalla legislazione. Gli infortuni più frequenti in un ambiente outdoor come quello di cui stiamo trattando sono incidenti stradali, collisioni tra mezzi e investimenti di persone, cadute, tagli, abrasioni dovuti a contatto con oggetti taglienti, caduta dall’alto di contenitori dei rifiuti. Le collisioni tra mezzi accadono quando il mezzo è in movimento e non sono state predisposte e/o applicate procedure per l’esecuzione di manovre per le quali occorre l’ausilio di operatori a terra, o gli strumenti in dotazione dei mezzi (illuminazione e impianto frenante) non sono adatti o sufficientemente manutenuti. Ulteriori fattori di rischio sono rappresentati da comportamenti errati di autisti e utenti, lacune formative, mancato uso di dispositividi protezione. Causati da fattori analoghi sono gli investimenti, provocati dal mezzo di raccolta oppure dal traffico veicolare. Nel caso dei lavoratori che operano a supporto della raccolta a caricamento posteriore, il rischio di investimenti è in gran parte legato al rischio di cadute dai mezzi: mantenere l’equilibrio dipende dal comportamento degli operatori, ma anche da dispositivi come maniglie e impugnature presenti sul veicolo. Sono frequenti scivolamenti e inciampi nella salita e discesa dai mezzi o durante la movimentazione e lo svuotamento dei contenitori; in questo caso, i fattori di rischio sono legati alle condizioni delle superfici stradali per grado di pulizia e manutenzione, alla presenza di ghiaccio o neve, o al livello di illuminazione. Le cadute di oggetti dall’alto possono avvenire durante il caricamento posteriore dei cassonetti, se il compattatore o il cassone sono troppo pieni, chiusi male oppure malfunzionanti, durante lo svuotamento di contenitori; il contatto accidentale con oggetti taglienti può verificarsi durante la manipolazione di rifiuti per la presenza di frammenti di vetro o metallo. Oltre al trauma, il contatto con oggetti taglienti può causare infezioni e malattie dovute alla potenziale contaminazione degli stessi con agenti biologici. La quantità di materiale nel contenitore, i conferimenti errati e il non corretto uso di DPI aumenta la probabilità del rischio. Esistono anche tipologie di infortunio connesse con il rischio meccanico da uso delle attrezzature, delle macchine e dei dispositivi: essi sono ad esempio l’impigliamento e lo schiacciamento, soprattutto durante il sollevamento meccanico dei contenitori e lo scarico. Questi infortuni possono essere dovuti al cattivo orientamento di specchi e telecamere, dall’errato sganciamento e carico di cassonetti, dall'utilizzo di abbigliamento e di accessori non idonei o dall’azionamento accidentale dei comandi. La mancanza di personale adeguatamente formato e addestrato e non debitamente informato sui percorsi dei mezzi e le caratteristiche degli stessi, e lacune come la scarsa manutenzione del parco macchine, conducono, in tutte le attività non manuali, ad un cattivo funzionamento e ad impieghi errati delle attrezzature e delle macchine operatrici.Prevenzione dei rischiPer impedire il verificarsi di eventi dannosi, un passaggio obbligato è la conoscenza dei luoghi di lavoro, delle operazioni svolte e dei pericoli insiti in macchine, impianti e attrezzature. Una corretta scelta degli strumenti e la progettazione del lavoro, oltre all’adozione di Dispositivi di Protezione Individuale ben mantenuti e controllati, può contribuire alla protezione del singolo lavoratore da patologie e infortuni.  Programmi di manutenzione e monitoraggio periodici di macchine e attrezzature, e l’aggiornamento tecnologico di mezzi e macchinari, svolgono un ruolo importante in ambito preventivo, facilitando certe operazioni manuali o sostituendo l’operatore nello svolgimento delle stesse. Un esempio possono essere sistemi di caricamento automatico e sistemi informatici capaci di segnalare in tempo reale malfunzionamenti e condizioni avverse delle strade. L’azienda dovrebbe stabilire, applicare e mantenere aggiornate le  procedure e le istruzioni di lavoro, da condividere con i lavoratori, che contemplino anche modalità di esecuzione delle operazioni in sicurezza. Queste procedure dovrebbero essere oggetto di informazione, formazione e addestramento dei lavoratori, e devono coprire tutte le fasi dell’attività lavorativa. È fondamentale che ruoli, responsabilità e mansioni siano ben definiti, e che l’operatore sia a conoscenza delle norme riguardo la gestione di emergenze e di incidenti a rischio biologico/chimico, le modalità di utilizzo degli automezzi e la gestione di rifiuti tossici e pericolosi. Infine, affinché un servizio di raccolta sia un effettivo sistema integrato di rimozione dei rifiuti, è necessario che le aziende rispettino determinati requisiti operativi che influiscono non poco sull’economia di gestione e sulla garanzia di tutela del lavoratore. Questi requisiti operativi dovrebbero essere dettati dalle Istituzioni, in modo da definire i parametri di progettazione di un sistema integrato di raccolta e gli standard di qualità, tecnici e di servizio utilizzabili da parte della Pubblica Amministrazione, per l’affidamento del servizio. L’adozione di standard di riferimento a livello nazionale dovrebbe, ad esempio, definire linee guida per le aziende per la progettazione dei servizi, e definire requisiti per l’iscrizione ad associazioni di categoria e Consorzi.Quando si ha a che fare con un ambiente lavorativo complesso come quello che caratterizza l’igiene urbana, è quindi necessaria una approfondita valutazione dei rischi lavorativi, fondamentale per predisporre adeguate misure di prevenzione e protezione, volte a migliorare le condizioni di lavoro evitando il più possibile il verificarsi di infortuni e incidenti ai danni degli operatori.Fonte: Inail, La sicurezza per gli operatori della raccolta dei rifiuti e dell’igiene urbana
Programmi di manutenzione e monitoraggio periodici di macchine e attrezzature, e l’aggiornamento tecnologico di mezzi e macchinari, svolgono un ruolo importante in ambito preventivo, facilitando certe operazioni manuali o sostituendo l’operatore nello svolgimento delle stesse. Un esempio possono essere sistemi di caricamento automatico e sistemi informatici capaci di segnalare in tempo reale malfunzionamenti e condizioni avverse delle strade. L’azienda dovrebbe stabilire, applicare e mantenere aggiornate le  procedure e le istruzioni di lavoro, da condividere con i lavoratori, che contemplino anche modalità di esecuzione delle operazioni in sicurezza. Queste procedure dovrebbero essere oggetto di informazione, formazione e addestramento dei lavoratori, e devono coprire tutte le fasi dell’attività lavorativa. È fondamentale che ruoli, responsabilità e mansioni siano ben definiti, e che l’operatore sia a conoscenza delle norme riguardo la gestione di emergenze e di incidenti a rischio biologico/chimico, le modalità di utilizzo degli automezzi e la gestione di rifiuti tossici e pericolosi. Infine, affinché un servizio di raccolta sia un effettivo sistema integrato di rimozione dei rifiuti, è necessario che le aziende rispettino determinati requisiti operativi che influiscono non poco sull’economia di gestione e sulla garanzia di tutela del lavoratore. Questi requisiti operativi dovrebbero essere dettati dalle Istituzioni, in modo da definire i parametri di progettazione di un sistema integrato di raccolta e gli standard di qualità, tecnici e di servizio utilizzabili da parte della Pubblica Amministrazione, per l’affidamento del servizio. L’adozione di standard di riferimento a livello nazionale dovrebbe, ad esempio, definire linee guida per le aziende per la progettazione dei servizi, e definire requisiti per l’iscrizione ad associazioni di categoria e Consorzi.Quando si ha a che fare con un ambiente lavorativo complesso come quello che caratterizza l’igiene urbana, è quindi necessaria una approfondita valutazione dei rischi lavorativi, fondamentale per predisporre adeguate misure di prevenzione e protezione, volte a migliorare le condizioni di lavoro evitando il più possibile il verificarsi di infortuni e incidenti ai danni degli operatori.Fonte: Inail, La sicurezza per gli operatori della raccolta dei rifiuti e dell’igiene urbana 
                                    