radicali) e... pronti via. Il tecnico entra bardato come un esploratore spaziale con maschera facciale e super filtro e atomizza tutti gli ambienti, comprese le cantine e la veranda vetrata. Ciò fatto esce e recupera il poco formulato rimasto risciacquando anche il serbatoio. Verrà utilizzato nella pompa a spalle con i giusti rabbocchi.Atto secondoIl disinfestatore entra con la pompa a spalla caricata con un prodotto abbattente e una bomboletta ed effettua una deblattizzazione capillare impianti elettrici compresi. Uscendo, arieggia i locali.Atto terzoÈ passato il tempo canonico affinché il disinfettante svolga la sua azione per cui la signora, che intanto si era vestita con camice e guanti (non si capacita di doverne indossare due paia uno sopra l'altro), maschera, occhiali e soprascarpe monouso, entra e fa le pulizie usando per i pavimenti il PMC a base di clororganico e per ripassare le superfici di lavoro dell'alcool denaturato al 70%. Anche in questo caso costei esprime il dubbio che lo si faccia per risparmiare.Atto quarto II titolare vuole far capire che sta facendo tutto il possibile e di più! Per cui vuole che si disinfettino anche il prato e le siepi. Il tecnico si rifiuta teme che il disinfettante sia fitotossico per cui si opta per un insetticida antizanzara (che autorizzato anche per il verde pubblico, è una scelta dell'ufficio acquisti aziendale, di cui è responsabile il figlio del proprietario dell'azienda di disinfestazione, giovane perito agrario). Detto fatto si prepara l'atomizzatore e in 20 minuti tutto è fatto. La percentuale dell'insetticida è quella più bassa e nella distribuzione si passa via veloci. Comunque, l'effetto scenografico c'è stato… e qualche zanzara sarà pur morta.Atto quintoLa signora all'interno non ha ancora finito per cui si decide di mettere qualche capsula anti-Iarvale nei tombini, si lava l'atomizzatore il cui serbatoio era stato svuotato per cui lo si ripone nel camioncino.Atto sestoSi passano i locali con un nebulizzatore elettrico con una portata di 15 I/h caricato con perossido (acqua ossigenata al 3%) e in poco meno di 20 minuti si disinfettano (sanificano) sia le superfici sia l’aria. La cosa è possibile in quanto sono erogate goccioline di 20 ÷ 50 µm (micrometro= un millesimo di millimetro). Atto settimoSi dovrebbe anche posizionare del gel per scarafaggi, ma ormai si è fatto tardi per cui si decide di rimandare di qualche giorno. Però il titolare del ristorante, nel firmare la bolla di lavoro, insiste che assieme alla fattura sia inviata una certificazione in cui siano ben specificati i lavori svolti e che tali trattamenti siano conformi alle norme di Leggi e Circolari ministeriali in materia di Sars-Cov-2. Per giunta pretende che sia menzionato anche l’intervento della “dottoressa”. Cioè il mio!Questioni in sospesoA parte il posizionamento del gel da completare il Cliente vorrebbe aggiornare il contratto aggiungendo la “sanificazione” con cadenza bimestrale). Chiede inoltre un parere relativo agli ozonizzatori in confronto alle bombolette disinfettanti a svuotamento totale per le camere dell’albergo che sarebbero gestite dal personale alle camere nel momento in cui il Cliente lascia l’albergo. Mi disimpegno dicendo che per l’ozono gli suggerisco di prendere visione della circolare ministeriale del 22.05.2020 e che lo terrò informato su eventuali aggiornamenti mentre per le bombolette fa fede il testo dell’etichetta coerente con la disinfezione batterica-fungina quindi utili come post sanificazione.