 
                        A me è capitato lanciando ‘atomizzatori per aeroconvezione’, per cui mi sono trovato a leggere dei pdf da cui cerco di ricavare una almeno una definizione da cui partire:
“Gli atomizzatori e i nebulizzatori sono macchine utilizzate per eseguire trattamenti antiparassitari, fungicidi e altro. La loro funzione è di nebulizzare la miscela attiva in soluzione acquosa e convogliarla alla coltura da trattare. 
 Negli atomizzatori per aeroconvezione la polverizzazione viene garantita dalla presenza di ugelli e un flusso d’aria prodotto da un ventilatore porta le gocce sul bersaglio.
Nei nebulizzatori mancano dei veri e propri ugelli, la nebulizzazione e il trasporto delle gocce avviene per via pneumatica”. 
 http://www. ima.to.cnr.it/Schede%20sicurezza/Atomizzatore.pdf
Da un’altra fonte ‘imparo’ dell’esistenza di un consorzio che indica preliminarmente che cosa fa e i vantaggi che derivano dal farlehttp://www.fitosanitario.pc.it/Macchirror. asp
Sequenza delle fasi fondamentali del controllo e taratura delle macchine irroratrici eseguiti dal personale specializzato dei centri di servizio.
La prima deriva dall’importanza che attribuisco alle attrezzature e delle difficoltà che incontro nel tradurre in pratica questo importante principio.
 Spesso mi trovo a dire: “Ma come, dei PMC chiediamo scheda tecnica, scheda di sicurezza e qualche volta il testo dell’etichetta (cosa che dovremmo fare sempre) e per le attrezzature?” Da domani porterò nel mio sale book - un librone in cui riunisco tutti gli argomenti con cui mi confronto con il mio interlocutore e dove riunisco le argomentazioni che mi sembrano più semplici e convincenti per dimostrare la veridicità delle mie tesi - anche i 14 punti del consorzio di Piacenza. 
 La seconda presuppone una breve digressione nei nostri telefonini (ops smartphone) che ormai sono sistemi talmente complessi che a saperli usare ci consentono tutto. Orbene, se provate a navigare nei siti dei produttori di atomizzatori per uso civile, vi rendete conto che la gamma delle attrezzature spazia da atomizzatori di 100 HP e oltre (tanto per dare a un’idea delle potenze in gioco il nostro motore potrebbe sollevare di un metro oltre 7 tonnellate in un secondo), in grado di passare dall’alto volume all’ultra basso dosaggio con micro gocce caricate elettrostaticamente, alle termonebbie, all’irrorazione e altre numerose applicazioni (lotta alle zanzare nei territori urbani, difesa fitosanitaria, diserbo, abbattimento della polvere atmosferica e altro ancora) ad attrezzature di qualche HP di potenza dotate di strumenti di erogazione talmente precisi da consentire una lotta mirata degna di tale nome nei più svariati ambienti: dall’industria alimentare, a realtà sanitarie, ai giardini condominiali. 
 Prima di indicare i siti che dovrebbero essere regolarmente visitati, per tenersi informati sulle novità tecniche degli atomizzatori, vorrei tornare ai nostri smartphone. In famiglia coesistono fautori dei Samsung, dei Nokia e un irriducibile fan di Apple: chi ha fatto la scelta migliore, proprio non saprei, il mio l’ho scelto perché fa un ottimo caffè?! Una cosa è certa: non trovo esempio migliore che paragonare l’uso degli atomizzatori al tiro con l’arco: è importante avere l’arco giusto per potenza, peso e mirino (il nostro atomizzatore), la freccia diritta e ben equilibrata (il PMC), ma è altrettanto fondamentale che l’arciere sia degno di Robin Hood. 
Ciò detto i siti da visitare con una certa regolarità sono (in ordine alfabetico):
Non si può certo negare che le tre marche di telefonini abbiano i loro affezionati clienti - come è giusto che sia - pur tuttavia non bisogna dimenticare che la gamma proposta è assai vasta, per cui è necessario informarsi in modo approfondito sulle caratteristiche dei vari modelli; anche perché nel farlo verifichiamo il nostro fornitore a tutto tondo. 
 Mi piace chiudere questa breve nota ‘scomodando’ Jules Henri Poincaré - matematico, fisico francese che eccelse in tutti i campi della disciplina nota ai suoi giorni (fine ‘800 inizio ‘900) - che ebbe a scrivere: “La scienza (la tecnica) è fatta di dati, come una casa di mattoni; ma un ammasso di dati non è scienza (tecnica) più di quanto un mucchio di mattoni sia una casa”. 
 A parer mio il committente e il disinfestatore dovrebbero realizzare il progetto su misura della casa: quindi procurarsi le risorse necessarie (binomio inscindibile attrezzature e formulati) e affidare a tecnici qualificati la realizzazione del progetto, individuando un direttore lavori in grado di assumersi la responsabilità che tutto sia fatto ‘a regola d’arte’.